Levigare un pavimento in legno è una operazione che si rende necessaria quando il parquet è graffiato, deformato dal tempo o macchiato, ma anche per predisporlo ad assorbire meglio un nuovo prodotto per il legno. Per farlo occorre almeno una levigatrice a nastro in grado di rimuovere un bel po’ di legno per cui è impensabile poterlo fare con la solita levigatrice orbitale che la maggior parte degli hobbisti ha nel suo armamentario. La soluzione migliore comunque è rappresentata dal noleggio di una macchina per levigare i pavimenti in legno, perché in grado di svolgere un lavoro praticamente di tipo professionale.
Bisogna tener presente che l’utilizzo di tale macchina non è semplicissimo e che è fondamentale leggere attentamente le istruzioni o farsi spiegare il suo funzionamento dal personale dell’azienda presso la quale si è noleggiata l’apparecchiatura. Acquistarla potrebbe anche essere una soluzione, tuttavia si tratterebbe di una scelta decisamente antieconomica, visto l’utilizzo eccezionale che se ne farebbe, a fronte di una spesa decisamente impegnativa. Considerare anche che questa operazione genera una notevole quantità di polvere, anche se solitamente le macchine sono dotate di un sacchetto adatto a raccoglierla direttamente durante il lavoro, per cui è meglio prima di iniziare, svuotare completamente la stanza o, al limite, proteggere ciò che non è possibile rimuovere con teli di plastica e nastro adesivo. Ma vediamo come procedere.
Prima di iniziare a levigare il pavimento, è necessario eliminare eventuali sporgenze, crepe o accumuli di cera. Un chiodo che sporge potrebbe danneggiare l’apparecchio, per cui va ribattuto con un punteruolo o eliminato, per poi sostituirlo una volta terminato il lavoro. Eventuali fori devono essere colmati con lo stucco per legno, del colore dell’essenza del pavimento stesso, le assi sporgenti piallate e le grosse fessure colmate come fatto con i fori. Se le fessure sono di dimensioni ragguardevoli, meglio utilizzare un pezzo di legno dolce, tagliato in modo che le dimensioni ottenute siano leggermente maggiori del la fessura stessa, dopodiché lo si inserisce, piallandolo fino a ridurlo della misura giusta. Una volta inserito, è necessario applicare intorno dello stucco acrilico o per legno e battere il listello con un mazzuolo di legno o in bachelite, fino a farlo entrare nella fessura perfettamente.
Per prima cosa, indossare mascherina, occhiali protettivi, cuffie antirumore e guanti, e accendere poi la levigatrice a nastro, sempre dopo aver compreso bene il suo funzionamento. Evitare di tenere la macchina accesa quando è ferma in un punto, perché altrimenti si determinerebbe un avvallamento, e fare attenzione che il cavo di alimentazione elettrico non vada a finire sotto il nastro. Potrebbe essere utile fissare il cavo di alimentazione, dopo averne controllata la totale integrità, con un moschettone ad un passante posteriore dei pantaloni; in questo modo ben difficilmente potrà inavvertitamente trovarsi davanti alla macchina.
La scelta delle cinghie abrasive da utilizzare con la levigatrice dipende dallo stato del pavimento che, se risulta essere particolarmente rovinato, necessita di una prima passata con una cinghia a grana grossa. In questo caso sarà necessario passare la levigatrice diagonalmente più volte sulla superfici da trattare. Una volta terminata la prima passata, spazzare a passare l’aspirapolvere in modo da eliminare tutti i residui, quindi sostituire la cinghia, ovviamente se la prima è rovinata o se si è utilizzata una a grana grossa, con una a grana media e passare tutto il pavimento cercando sempre di seguire la direzione delle assi.
Eliminare o sistemare con un punteruolo eventuali chiodi che potrebbero essere fuoriusciti da pavimento a causa delle vibrazioni della levigatrice. Ora sostituire ancora la cinghia con una a grana fine per le rifiniture, sempre passando la macchina nel senso delle assi. Utilizzando una levigatrice per i bordi, rifinire il pavimento lungo tutto il perimetro della stanza, procedendo con l’attrezzo con moto circolare. Anche in questo caso, partire sempre con una carta a grana più grossa, per poi arrivare, man mano a quella a grana fine.
Completare l’operazione strofinando a mano della carta abrasiva in tutti gli angoli in cui non si è potuti arrivare con gli attrezzi, fissando semmai la carta abrasiva ad un pezzo di legno per facilitarsi il lavoro. Una volta terminato completamente il lavoro, pulire bene il pavimento utilizzando l’aspirapolvere cui tra l’altro andrà tolta la spazzola per poter arrivare con l’apposito beccuccio solitamente presente come accessorio, lungo il perimetro e gli angoli, infine utilizzare anche un panno. A questo punto è possibile passare la prima mano di impregnante, da sceglie preferibilmente tra quelli all’acqua e non a solvente, e poi se del caso, verniciare. Se il pavimento appena trattato è da esterni, va stesa una finitura trasparente o un impregnante così da proteggerlo dall’azione delle intemperie e dei raggi del sole.
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Levigare un pavimento in legno - mercoledì 6 agosto 2014 Levigare un pavimento in legno è una operazione che si rende necessaria quando il parquet è graffiato, deformato dal tempo o macchiato, ma anche per predisporlo ad assorbire meglio un nuovo prodotto per il legno. Per farlo occorre ........
Levigare un pavimento in legno è una operazione che si rende necessaria quando il parquet è graffiato, deformato dal tempo o macchiato, ma anche per predisporlo ad assorbire meglio un nuovo prodotto per il legno. Per farlo occorre almeno una levigatrice a nastro in grado di rimuovere un bel po’ di legno per cui è impensabile poterlo fare con la solita levigatrice orbitale che la maggior parte degli hobbisti ha nel suo armamentario. La soluzione migliore comunque è rappresentata dal noleggio di una macchina per levigare i pavimenti in legno, perché in grado di svolgere un lavoro praticamente di tipo professionale.
Bisogna tener presente che l’utilizzo di tale macchina non è semplicissimo e che è fondamentale leggere attentamente le istruzioni o farsi spiegare il suo funzionamento dal personale dell’azienda presso la quale si è noleggiata l’apparecchiatura. Acquistarla potrebbe anche essere una soluzione, tuttavia si tratterebbe di una scelta decisamente antieconomica, visto l’utilizzo eccezionale che se ne farebbe, a fronte di una spesa decisamente impegnativa. Considerare anche che questa operazione genera una notevole quantità di polvere, anche se solitamente le macchine sono dotate di un sacchetto adatto a raccoglierla direttamente durante il lavoro, per cui è meglio prima di iniziare, svuotare completamente la stanza o, al limite, proteggere ciò che non è possibile rimuovere con teli di plastica e nastro adesivo. Ma vediamo come procedere.
Prima di iniziare a levigare il pavimento, è necessario eliminare eventuali sporgenze, crepe o accumuli di cera. Un chiodo che sporge potrebbe danneggiare l’apparecchio, per cui va ribattuto con un punteruolo o eliminato, per poi sostituirlo una volta terminato il lavoro. Eventuali fori devono essere colmati con lo stucco per legno, del colore dell’essenza del pavimento stesso, le assi sporgenti piallate e le grosse fessure colmate come fatto con i fori. Se le fessure sono di dimensioni ragguardevoli, meglio utilizzare un pezzo di legno dolce, tagliato in modo che le dimensioni ottenute siano leggermente maggiori del la fessura stessa, dopodiché lo si inserisce, piallandolo fino a ridurlo della misura giusta. Una volta inserito, è necessario applicare intorno dello stucco acrilico o per legno e battere il listello con un mazzuolo di legno o in bachelite, fino a farlo entrare nella fessura perfettamente.
Per prima cosa, indossare mascherina, occhiali protettivi, cuffie antirumore e guanti, e accendere poi la levigatrice a nastro, sempre dopo aver compreso bene il suo funzionamento. Evitare di tenere la macchina accesa quando è ferma in un punto, perché altrimenti si determinerebbe un avvallamento, e fare attenzione che il cavo di alimentazione elettrico non vada a finire sotto il nastro. Potrebbe essere utile fissare il cavo di alimentazione, dopo averne controllata la totale integrità, con un moschettone ad un passante posteriore dei pantaloni; in questo modo ben difficilmente potrà inavvertitamente trovarsi davanti alla macchina.
La scelta delle cinghie abrasive da utilizzare con la levigatrice dipende dallo stato del pavimento che, se risulta essere particolarmente rovinato, necessita di una prima passata con una cinghia a grana grossa. In questo caso sarà necessario passare la levigatrice diagonalmente più volte sulla superfici da trattare. Una volta terminata la prima passata, spazzare a passare l’aspirapolvere in modo da eliminare tutti i residui, quindi sostituire la cinghia, ovviamente se la prima è rovinata o se si è utilizzata una a grana grossa, con una a grana media e passare tutto il pavimento cercando sempre di seguire la direzione delle assi.
Eliminare o sistemare con un punteruolo eventuali chiodi che potrebbero essere fuoriusciti da pavimento a causa delle vibrazioni della levigatrice. Ora sostituire ancora la cinghia con una a grana fine per le rifiniture, sempre passando la macchina nel senso delle assi. Utilizzando una levigatrice per i bordi, rifinire il pavimento lungo tutto il perimetro della stanza, procedendo con l’attrezzo con moto circolare. Anche in questo caso, partire sempre con una carta a grana più grossa, per poi arrivare, man mano a quella a grana fine.
Completare l’operazione strofinando a mano della carta abrasiva in tutti gli angoli in cui non si è potuti arrivare con gli attrezzi, fissando semmai la carta abrasiva ad un pezzo di legno per facilitarsi il lavoro. Una volta terminato completamente il lavoro, pulire bene il pavimento utilizzando l’aspirapolvere cui tra l’altro andrà tolta la spazzola per poter arrivare con l’apposito beccuccio solitamente presente come accessorio, lungo il perimetro e gli angoli, infine utilizzare anche un panno. A questo punto è possibile passare la prima mano di impregnante, da sceglie preferibilmente tra quelli all’acqua e non a solvente, e poi se del caso, verniciare. Se il pavimento appena trattato è da esterni, va stesa una finitura trasparente o un impregnante così da proteggerlo dall’azione delle intemperie e dei raggi del sole.
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